Dal 5 all’8 settembre, torna Degusté a Grugliasco (TO), l’evento dedicato ai Maestri del Gusto di Torino e Provincia.
Quattro giorni e quindici Maestri del Gusto riuniti in unico menù nel verde del Parco le Serre di Grugliasco.
Tra opere d’arte e la scuola del cibo di eccellenza, Degusté vuole esaltare il cibo buono, il territorio locale e i prodotti a km 0, attraverso cooking show, laboratori e dibattiti sull’educazione alimentare.
Sono lieta di comunicarvi che saranno presenti anche due miei workshop sull’acquerello, uno dedicato agli adulti e uno ai bambini (8-13 anni). Vi descriverò nel dettaglio i laboratori, nei prossimi giorni, sul blog.
Nel corso dell’evento ci saranno numerose attività, dalla degustazione di birra ai corsi di cucina. Tutti i laboratori sono descritti e prenotabili dal sito dell’evento (clicca qui per maggiori informazioni).
Sono contenta, inoltre, che il tema della seconda edizione dell’evento sarà la LOTTA AGLI SPRECHI DI CIBO, un argomento interessante e di attualità.
Per maggiori informazioni potete scrivere una mail a laura.raduazzo@gmail.com o contattarmi in Direct su Instagram, cliccando sul pulsante di seguito
La più creativa delle menti è quella che sa essere sia maschile che femminile, e quale colore meglio del rosa, con la sua storia, può rappresentare la creatività?
Oggi ho letto degli articoli sulla storia del colore rosa e ho scoperto che questo colore tempo fa, in Occidente, era associato ai maschi.. l’avresti mai detto?
Il Rosa è un colore ottenuto miscelando il rosso e il bianco, talvolta descritto come un colore della gamma del rosso.
La parola “pink” comparve per la prima volta verso la fine del 1700. Allora il termine non era legato a un genere come lo è oggi, che lo vede fortemente associato alla femminilità. Erano tempi, quelli, in cui anche gli uomini indossavano il rosa! Per secoli il colore rosa rimase asessuato.
Quando l’ho scoperto, ho subito cercato maggiori informazioni.. A quanto pare, fino alla seconda guerra mondiale il Rosa era associato ai maschi e l’azzurro alle femmine, perché il primo era visto come una tonalità di rosso (colore forte, marziale, virile), mentre il secondo era percepito come più delicato, e dunque più adatto al gentil sesso.
Basti pensare al celebre “pink suit”, l’abito rosa indossato da Jay Gatsby nel Il grande Gatsby, il capolavorodi F. Scott Fitzgerald del 1925. Il colore era infatti considerato simbolo di passione e mascolinità, una versione del rosso più adatta alla vita sociale, che si allontanava dall’accezione “bellicosa” a cui quest’ultimo era legato.
Sulle ragioni dello scambio di ruoli avvenuto nelle decadi successive, le ipotesi sono varie. Una tra queste .. A partire dagli anni ’40, le aziende di abbigliamento iniziarono a produrre indumenti femminili in rosa e indumenti maschili in blu, senza ragione alcuna. Gli uomini cominciarono a vestire con colori sempre più scuri, associati al mondo degli affari, per distinguersi dalle tinte chiare percepite come più femminili.
Come il Rosa sia diventato, in pochi anni, un colore culturalmente percepito come femminile, rimane ancora un mistero. Una teoria “complottista” ne indicherebbe la causa in una manovra orchestrata dagli uomini per indebolire e depotenziare le donne, proprio nel momento in cui i ruoli di genere cominciavano a modificarsi, cambiando faccia all’assetto della società. Al contrario, potrebbero essere state le donne a rivendicare il Rosa – tradizionalmente associato agli uomini – come simbolo del desiderio di parità e riconoscimento sociale. O forse c’entra qualcosa il triste simbolo del triangolo rosa associato agli omosessuali durante il nazismo, conferendogli una connotazione di “devianza” e “anormalità”. Ho letto diverse teorie.
Ma non è così ovunque: basta fare un giro in India, Africa, Messico, Giappone per accorgersi che l’abbinamento rosa-femmina è un costrutto del mondo occidentale.
Per tanto tempo il rosa in occidente è stato associato soprattutto al mondo delle bambine e delle donne infantili che non volevano crescere, ma ora le cose stanno cambiando e ci stiamo liberando finalmente da ogni pregiudizio sessista.
Si è appena concluso con successo il laboratorio pensato per avvicinare i bambini al mondo dell’acquerello.
Nel corso dell’evento si sono affrontati temi importanti, senza neanche accorgersene. Infatti, l’acquerello non è una tecnica pittorica semplice, richiede alcuni accorgimenti particolari.
I bambini hanno disegnato dei bellissimi ghiaccioli e poi la fantasia li ha portati a fare molto di più.
Inizialmente abbiamo utilizzato della carta non 100% in cotone e le palette di acquerelli vendute appositamente per bambini (Giotto Kids). Successivamente abbiamo utilizzato una carta Canson 100% cotone di 300 grammi e alcune palette “da grandi” (marche utilizzate: Daler Roweney e Winsor & Newton).
Ovviamente i bambini non vedevano l’ora di prendere i pennelli in mano e dipingere. Dopo poche, ma basilari, nozioni tecniche, passo dopo passo ognuno ha sperimentato in autonomia la tecnica dell’acquerello.
Cosa non dimenticherò di questa esperienza:
- la curiosità e la voglia di imparare dei bambini;
- la loro diligenza;
- il loro entusiasmo nell’utilizzare il materiale “da grandi”, che di fatto è stato più semplice da utilizzare e ha dato a tutti loro maggior soddisfazione nella pittura;
- le frasi lasciate dai bambini a fine corso.. per citarne alcune…
” Mi è piaciuto tantissimo. Grazie Laura” di A.
“L’arte è la mia vita. Grazie Laura “ di S.
“Mi è piaciuto il colore degli adulti, perché è più facile e mi sono divertito.” di M.
“é stata un’esperienza stupenda. Bellissimo e indimenticabile” di S.
Ringrazio ancora i piccoli creativi partecipanti!
Per chi fosse interessato è prevista un’altra data del laboratorio di acquerello, questa volta a Rivoli, sabato 6 luglio. Evento sempre su prenotazione e gratuito.
Per i futuri eventi seguite la pagina Facebook Laurarte e il profilo Instagram LaurArteTorino.
Lo sfondo del mese di Luglio
Il mese scorso ho lanciato un sondaggio su Instagram per farvi scegliere i temi dello sfondo di luglio.
I temi che avete proposto sono stati tanti:
- anguria
- sole
- ombrelloni e sdraio
- campo di grano e papaveri
- gelati
- sabbia e conchiglie
- mare e stelle marine
- sabbia e secchielli
Ho quindi lanciato un altro sondaggio per scegliere fra i temi proposti e la maggioranza di voi ha scelto “mare e stelle marine“.
Spero quindi che vi piaccia la mia interpretazione, che è diventata lo sfondo di luglio, come sempre scaricabile gratuitamente cliccando qui.
Se vi piace potete scaricarlo e impostarlo come sfondo sul vostro smartphone cliccando qui.
Condividete lo sfondo e, quindi, un pò d’estate taggando @laurartetorino e io ricondividerò la vostra foto!
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