Lo sfondo del mese di Agosto

“Dimmi dove e quando da stasera non arrivo in ritardo e non ho più nessuna scusa stupida, non conta nemmeno il traffico… senza tante parole manda la posizione Oh oh oh !“.

Compositori: Benjamin Mascolo / Federico Rossi
Testo di Dove e quando © Warner/Chappell Music, Inc
Sfondo smartphone agosto

Prontiii Partenzaaaa Viaaaa con i tormentoni estivi, le partenze, i rientri, il caldo, il divertimento..

A farci compagnia e a “rinfrescare” i nostri Smartphone ci saranno delle belle fette di anguria. Se vi piace, potete scaricare gratuitamente lo sfondo cliccando qui.

Ho raccolto alcune curiosità interessanti, ma poco note, di questo frutto tanto amato nel mondo, eccone alcune:

  • È di origine africana. Le prime testimonianze dell’anguria risalgono infatti all’Antico Egitto e precisamente a 5000 anni fa; gli scienziati infatti, non solo hanno scoperto dei semi di cocomero all’interno di alcune tombe ma lo hanno ritrovato anche raffigurato in geroglifici risalenti al II millennio a.C.
  • È tecnicamente sia un frutto che una (falsa) bacca. Sebbene il cocomero appartenga alla categoria frutta, è tecnicamente una forma di falsa bacca chiamata peponide.
  • Le varietà di cocomero coltivate nel mondo sono circa 1200. Oltre al più noto cocomero dalla polpa rossa, ne esistono di tante varietà cromatiche, da quelli giallo arancio, a quello verde chiaro fino al famoso Golden Midget, un cocomero con una crosta gialla.
  • Possono essere giganteschi. Il cocomero più pesante di tutti i tempi, entrato nel Guinness dei Primati nel 2013, è stato registrato dal Great Pumpkin Commonwealth e coltivato da Chris Kent (Tennessee, USA) e pesava ben 159 kg.
  • In Giappone il cocomero è cubico. Il Sol Levante è certamente uno dei paesi più noti per le mode bizzarre. Non stupisce quindi scoprire che i coltivatori giapponesi, negli ultimi 40 anni, hanno perfezionato un metodo di coltivazione che li rende cubici o, addirittura, a forma di cuore. Questi cocomeri, seppur famosi, sono però perlopiù oggetti da collezione, con prezzi non proprio abbordabili (fino a 400 euro).
  • I semi di cocomero sono uno snack asiatico. In alcuni paesi asiatici, soprattutto dell’Asia Meridionale, i semi vengono essiccati e mangiati come snack. Oltre a essere buoni sono infatti ricchi di sostanze nutritive, tra cui ferro, magnesio e vitamine del gruppo B.

Condividete lo sfondo e, quindi, un pò d’estate taggando @laurartetorino e io ricondividerò la vostra foto!

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Degustè 2019 – buon cibo e arte, insieme a settembre, a Grugliasco (TO)

Dal 5 all’8 settembre, torna Degusté a Grugliasco (TO), l’evento dedicato ai Maestri del Gusto di Torino e Provincia.

Quattro giorni e quindici Maestri del Gusto riuniti in unico menù nel verde del Parco le Serre di Grugliasco.
Tra opere d’arte e la scuola del cibo di eccellenza, Degusté vuole esaltare il cibo buono, il territorio locale e i prodotti a km 0, attraverso cooking show, laboratori e dibattiti sull’educazione alimentare.

Sono lieta di comunicarvi che saranno presenti anche due miei workshop sull’acquerello, uno dedicato agli adulti e uno ai bambini (8-13 anni). Vi descriverò nel dettaglio i laboratori, nei prossimi giorni, sul blog.

Nel corso dell’evento ci saranno numerose attività, dalla degustazione di birra ai corsi di cucina. Tutti i laboratori sono descritti e prenotabili dal sito dell’evento (clicca qui per maggiori informazioni).

Sono contenta, inoltre, che il tema della seconda edizione dell’evento sarà la LOTTA AGLI SPRECHI DI CIBO, un argomento interessante e di attualità.

Per maggiori informazioni potete scrivere una mail a laura.raduazzo@gmail.com o contattarmi in Direct su Instagram, cliccando sul pulsante di seguito

Rosa, un colore che fino agli anni ’40 rappresentava forza e mascolinità.. lo sapevi?

La più creativa delle menti è quella che sa essere sia maschile che femminile, e quale colore meglio del rosa, con la sua storia, può rappresentare la creatività?

Oggi ho letto degli articoli sulla storia del colore rosa e ho scoperto che questo colore tempo fa, in Occidente, era associato ai maschi.. l’avresti mai detto?

Il Rosa è un colore ottenuto miscelando il rosso e il bianco, talvolta descritto come un colore della gamma del rosso.

La parola “pink” comparve per la prima volta verso la fine del 1700. Allora il termine non era legato a un genere come lo è oggi, che lo vede fortemente associato alla femminilità. Erano tempi, quelli, in cui anche gli uomini indossavano il rosa! Per secoli il colore rosa rimase asessuato.

Quando l’ho scoperto, ho subito cercato maggiori informazioni.. A quanto pare, fino alla seconda guerra mondiale il Rosa era associato ai maschi e l’azzurro alle femmine, perché il primo era visto come una tonalità di rosso (colore forte, marziale, virile), mentre il secondo era percepito come più delicato, e dunque più adatto al gentil sesso.

Basti pensare al celebre “pink suit”, l’abito rosa indossato da Jay Gatsby nel Il grande Gatsby, il capolavorodi F. Scott Fitzgerald del 1925. Il colore era infatti considerato simbolo di passione e mascolinità, una versione del rosso più adatta alla vita sociale, che si allontanava dall’accezione “bellicosa” a cui quest’ultimo era legato.

Sulle ragioni dello scambio di ruoli avvenuto nelle decadi successive, le ipotesi sono varie. Una tra queste .. A partire dagli anni ’40, le aziende di abbigliamento iniziarono a produrre indumenti femminili in rosa e indumenti maschili in blu, senza ragione alcuna. Gli uomini cominciarono a vestire con colori sempre più scuri, associati al mondo degli affari, per distinguersi dalle tinte chiare percepite come più femminili.

Come il Rosa sia diventato, in pochi anni, un colore culturalmente percepito come femminile, rimane ancora un mistero. Una teoria “complottista” ne indicherebbe la causa in una manovra orchestrata dagli uomini per indebolire e depotenziare le donne, proprio nel momento in cui i ruoli di genere cominciavano a modificarsi, cambiando faccia all’assetto della società. Al contrario, potrebbero essere state le donne a rivendicare il Rosa – tradizionalmente associato agli uomini – come simbolo del desiderio di parità e riconoscimento sociale. O forse c’entra qualcosa il triste simbolo del triangolo rosa associato agli omosessuali durante il nazismo, conferendogli una connotazione di “devianza” e “anormalità”. Ho letto diverse teorie.

Ma non è così ovunque: basta fare un giro in India, Africa, Messico, Giappone per accorgersi che l’abbinamento rosa-femmina è un costrutto del mondo occidentale.

Per tanto tempo il rosa in occidente è stato associato soprattutto al mondo delle bambine e delle donne infantili che non volevano crescere, ma ora le cose stanno cambiando e ci stiamo liberando finalmente da ogni pregiudizio sessista.

Laboratorio per bambini “Dipingiamo l’estate” – Ecco com’è andata

Laboratorio acquerello bimbi – 29.06.2019

Si è appena concluso con successo il laboratorio pensato per avvicinare i bambini al mondo dell’acquerello.

Nel corso dell’evento si sono affrontati temi importanti, senza neanche accorgersene. Infatti, l’acquerello non è una tecnica pittorica semplice, richiede alcuni accorgimenti particolari.

I bambini hanno disegnato dei bellissimi ghiaccioli e poi la fantasia li ha portati a fare molto di più.

Inizialmente abbiamo utilizzato della carta non 100% in cotone e le palette di acquerelli vendute appositamente per bambini (Giotto Kids). Successivamente abbiamo utilizzato una carta Canson 100% cotone di 300 grammi e alcune palette “da grandi” (marche utilizzate: Daler Roweney e Winsor & Newton).

Sperimentando gli acquerelli godet Winsor & Newton

Ovviamente i bambini non vedevano l’ora di prendere i pennelli in mano e dipingere. Dopo poche, ma basilari, nozioni tecniche, passo dopo passo ognuno ha sperimentato in autonomia la tecnica dell’acquerello.

Cosa non dimenticherò di questa esperienza:

  • la curiosità e la voglia di imparare dei bambini;
  • la loro diligenza;
  • il loro entusiasmo nell’utilizzare il materiale “da grandi”, che di fatto è stato più semplice da utilizzare e ha dato a tutti loro maggior soddisfazione nella pittura;
  • le frasi lasciate dai bambini a fine corso.. per citarne alcune…

Mi è piaciuto tantissimo. Grazie Laura” di A.

“L’arte è la mia vita. Grazie Laura “ di S.

Mi è piaciuto il colore degli adulti, perché è più facile e mi sono divertito.” di M.

“é stata un’esperienza stupenda. Bellissimo e indimenticabile” di S.

Ringrazio ancora i piccoli creativi partecipanti!

Foto di gruppo laboratorio acquerello bimbi – 29.06.2019

Per chi fosse interessato è prevista un’altra data del laboratorio di acquerello, questa volta a Rivoli, sabato 6 luglio. Evento sempre su prenotazione e gratuito.

Per i futuri eventi seguite la pagina Facebook Laurarte e il profilo Instagram LaurArteTorino.